giovedì 16 ottobre 2014

Lasciateci divertire.

Ahahahah,
faccine sorridenti!
[è emozionata, amata, entusiasta!]






La bambina si diverte,
va all'asilo a tirare da sola lo sciacquone del water e a parlare delle emozioni,
ne ha parlato col suo amico col ciuccio, e gli ha detto:
Sono triste quando tu non ci sei.


La madre si diverte,
va a lavorare con la testa da quindicenne, gonfia di sonno,
e il giubbottino di pelle e le All Star slacciate.
Non la disturbate mentre dorme o sogna o finge di pensare,
le fantasticherie sono il suo diletto.

Ciuciuccio ciuciuccio,
prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr,
onticotico ontologicologico,
logica vs?


Tutte e due scrivono letterine,
una col pennarello, l'altra ticchetta sui tasti,
poi si danno il cambio:
la bambina scrive xjkldidqwi
e la madre maiuscole abnormi (ma la norma qual è?).
Licenze filosofiche e strofe lunatiche, vanno avanti così quelle due sgangherate:
mentre una scriveva cose piccole come pulci, piegate e ripiegate su se stesse - le puoi quasi schiacciare -,
sciack!
l'altra imparava a scrivere la L e la H: muta, poverina.







La bambina parla di cose che non conosce,
la metafisica, l'ontoteologia, l'empiriocriticismo:
fa la filosofia delle accademie.
La madre non parla più,
ride molto, si spennella smalto rosso e ammicca di qua e di là; è felice forse:
fa la filosofia nazionalpopolare.


Plaplatotonene
Lockecke
Marcusesese
Buh!


I tempi sono cambiati,
non ci sono più le mezze stagioni
- è ottobre, senza calze, vestitini leggeri, pelle che respira, si strofina, elettrica -,
gli uomini non domandano più nulla
dalle filosofe:
e lasciateci divertire!