domenica 23 settembre 2012

L'uomo (seppur infante) è ciò che mangia.


Feuerbach, per rafforzare la sua tesi materialista-atea (homo homini deus est, addirittura), sosteneva che l'uomo è ciò che mangia. Il filosofo voleva chiudere il capitolo idealistico dell'uomo considerato Spirito, Idea, Pensiero puro.

Se si organizza un festa per bambini di un anno, bisogna rammentare l'insegnamento di Feuerbach. 

Nessuna elucubrazione sull'animazione per i bimbi: manipolatore di palloncini? truccabimbi? babydance? pignatta? burattini? mascotte gigante di Hello Kitty? mago? zucchero filato?
Nessuna preoccupazione per la sicurezza dei piccoli: nessun genitore sarà condannato alla sorveglianza, bensì saranno tutti liberi di confrontarsi su asili nido-tate-nonne, sparlare delle suocere, esaltare le gesta dei loro pargoli, sognare il giorno in cui non saranno più invitati alle feste. E sorseggiare pure una birretta alle 4 del pomeriggio.
Nessuno pensiero per cosa faranno i bambini, se litigheranno, se rideranno, se si butteranno giù dalle scale. 

Il bambino è ciò che mangia, e chili di focaccia gli bastano per socializzare, per trascorrere un intero pomeriggio senza mai piagnucolare, per non pensare alle divisioni tra sinistra e destra hegeliana. Per essere felice, insomma.


Tendenze anti-idealistiche di babyP.
BabyP opta per la focaccia anche nell'attesa della torta. 



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